Occorre che tutti noi del Partito Democratico abbassiamo i toni, mettendoci alle spalle le polemiche aspre e facendo prevalere il senso di responsabilità. Abbiamo lavorato una vita per dare alla sinistra italiana, ai riformisti progressisti, una Casa comune. È fondamentale evitare una rottura irreparabile del Pd. Ragioniamo nel merito dandoci reciprocamente fiducia. I senatori, domani, saranno ancora eletti dai cittadini. Le modifiche all’italicum proposte dalla commissione – dai capilista bloccati, alle pluricandidature, al premio di governabilità e alla possibilità di scelta della coalizione – sono quelle che, non accolte, motivarono pochi mesi fa la decisione di alcuni di noi di non votare la legge elettorale al Senato e alla Camera. Sottolineiamo l’importanza del risultato e facciamone un terreno di solida convergenza. Ragioniamo poi insieme sui possibili passi avanti che si possono realisticamente compiere in queste poche settimane fino al referendum. Non ci sono le condizioni per iniziare un iter parlamentare: è sotto gli occhi di tutti. Possono prendere atto del documento della commissione le assemblee dei gruppi parlamentari o almeno le presidenze. Si può procedere traducendo l’accordo della commissione in articolato della nuova legge, comunque necessario. Certo se ogni giorno gli opposti cannoni del Pd si sparano bordate che non riterremmo giuste nemmeno nei confronti degli avversari, è impossibile che chi guarda a noi, quale che sia il suo giudizio sulla riforma costituzionale, non si senta deluso e smarrito. Al termine di questa strada, se continuiamo a percorrerla, non c’è una vittoria del Pd o di una sinistra: ci sarebbe la consegna del nostro paese a quei populismi che spesso già mostrano in Europa il loro carattere avventurista e reazionario. Voglio continuare a pensare che non possiamo, non vogliamo assumerci questa grave responsabilità
Il Blog – Abbassiamo i toni, abbiamo lavorato una vita per dare una Casa comune alla sinistra italiana
7 Nov 2016 | Blog, Pubblicato in Primopiano