“Quando la satira irride i morti e le tragedie perde di senso e di umanità. Fa solo pena per il cinismo che ispira i suoi artefici”. Così il senatore Vannino Chiti commenta le vignette di Charlie Hebdo sul terremoto in Italia.
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La satira è satira, se la recensici, fai cronaca giornalistica. La satira amplia in modo grottesco i tratti che si vogliono commentare. Poi, ci si può rimanere male,ci si può sorridere, e a volte anche morire; si morire come Carly. Neanche dopo quella redazione ha smesso di far satira , dopo la morte dei loro compagni , hanno mantenuto la loro linea e sono andati avanti. Un errore lo hanno fatto ieri, quando hanno voluto in qualche modo rettificare il loro articolo a seguito della pressione ricevuta dalla politica locale. Questo è l’errore. Se pensiamo indignati che la vignetta sulla (pasta sia offensiva, non siamo realisti) . Se vogliamo indignarci perché ci identificano (all’estero) con ..pizza mafia e mandolino, no siamo realisti.
Ognuno di noi, dovrebbe ricordare ( se si è recato all’estero ) , il comportamento di nostri connazionali . Noi siamo un popolo straordinario quanto a : solidarietà , fratellanza, accoglienza..ma non troppo in vicinanza a casa nostra , un pochino più in là..! Io non mi sento offeso da chi fa satira quando “colpisce me”,altrimenti dovrei offendermi anche quando rido leggendola su chi mi è “lontano politicamente e culturalmente”.