“Ritengo che il governo debba aiutare il percorso delle riforme, non svolgere una funzione fin troppo pesante come quella di questi mesi. E’ il Parlamento che dovrebbe avere un compito centrale sulle riforme costituzionali ed invece lo si condiziona fortemente. Una parte non marginale del malessere al Senato e’ dovuto proprio a questo stato di cose”. Lo ha detto il senatore Vannino Chiti interpellato dall’AGI sulle riforme. “Per quanto riguarda il governo, non c’e’ nessuna ragione per cui a modifiche di un articolo o di un testo corrisponda il suo venir meno”, ha aggiunto Chiti. “Questa legislatura deve essere costituente: noi abbiamo fatto e continuiamo a fare il possibile perche’ lo sia. Abbiamo avanzato proposte sul numero dei senatori (100) e per un compromesso degno sulla modifica dell’articolo 2”, spiega ancora il senatore dem: “Io stesso ho proposto pubblicamente che si rinnovi e si rafforzi un patto per il sostegno in Parlamento e nel Paese all’attivita’ del governo Renzi fino al 2018”. Infine, per quanto riguarda il Pd: “il suo futuro non e’ legato a perorazioni sulle virtu’ del comando e dell’obbedienza, sempre e comunque. Il motto ‘usi obbedir tacendo e tacendo morir’, non e’ esportabile nella vita dei partiti o della democrazia. Il nostro futuro – che mi auguro ci sia e sia grande – e’ legato alla capacita’ di essere nei valori guida, nelle priorita’ programmatiche e nelle forme organizzative una reale sinistra plurale”, conclude Chiti.
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