Con l’approvazione definitiva di due dei decreti attuativi previsti, il Jobs act entra in vigore. A mio avviso vi sono alcuni aspetti negativi che possono vanificare le stesse intenzioni della riforma e il corretto rapporto tra Governo e Parlamento.
Nel merito, come avevo già sottolineato quando si discuteva la legge delega, temo diventi ancor più precaria la condizione di lavoro e di vita di milioni di persone. Il mondo del lavoro resterà diviso: i nuovi occupati non raggiungeranno più la pienezza dei diritti. Non era necessario intervenire di nuovo sull’articolo 18: era stato già riformato, rendendolo più flessibile, con la legge Monti-Fornero del 2012.
In futuro, i licenziamenti per motivi economici, senza possibilità di reintegro, vi è il rischio che mascherino tutte le interruzioni di contratto. Inoltre il reintegro, di fatto, viene meno anche per i licenziamenti per motivi disciplinari, a meno che non si provi l’insussistenza del fatto. Di fronte a questo alleggerimento delle tutele, era indispensabile almeno un disboscamento radicale delle altre forme di contratto. Invece il decreto attuativo ora al vaglio delle commissioni parlamentari competenti, prevede una riduzione molto timida della giungla di contratti precari esistenti. Spariranno i co.co.pro., i co.co.co., il lavoro ripartito e l’associazione in partecipazione. Sono forme di precariato fraudolento e la loro cancellazione è una buona notizia. Ma ce ne sono diverse altre che rimangono: ad esempio, il lavoro a chiamata e quello a somministrazione. È un errore grave: sono sufficienti l’apprendistato, il contratto a tempo determinato e quello a tempo indeterminato.
Infine, l’introduzione per i licenziamenti collettivi dell’indennizzo, in luogo del reintegro, in caso di violazione delle procedure, non attua disposizioni contenute nella legge delega. È una forzatura politica nel rapporto tra governo e Parlamento. Il governo non ha tenuto conto del parere votato all’unanimità dalle commissioni Lavoro di Camera e Senato. È una scelta legittima ma non indolore né priva di conseguenze: contribuisce all’indebolimento del ruolo del Parlamento. La democrazia moderna invece ha bisogno di valorizzare sia il Parlamento che il governo, non l’uno a spese dell’altro.
Vannino, oltre alle cose sacrosante che tu hai evidenziato c’e’ un altro aspetto inquietante in questa legge. Il fatto che si possa licenziare senza alcuna giusta causa significa che il lavoratore e’ alla totale merce’ del padrone, che puo’ licenziare come gli aggrada. Questo significa che al sindacato in quanto rappresentanza dei lavoratori si da un colpo mortale. Chi sara’ licenziato per primo? Chi si espone per difendere i diritti. Insomma si torna alla prima rivoluzione industriale. Questo capolavoro e’ stato fatto da un partito che veniva dalla tradizione di lotta per i diritti dei lavoratori! A questa nefandezza aggiungi la legge sulla responsabilita’ civile dei magistrati e hai il quadro completo di quello che il nuovo corso renziano sta facendo. Mi hai scritto che sono troppo duro con Renzi, mi dispiace esprimere il mio disaccordo con te ma confermo la mia opinione che questo e’ un burattino del pregiudicato. Non solo gli toglie le castagne dal fuoco facendo quello che lui non avrebbe mai potuto fare, ma gli fa pure le leggi ad personam. Come ti ho gia’ scritto, dopo tutte queste schifezze, Renzi al suo mandante gli da pure l’italicum e il gioco e’ fatto! Vannino, prendiamo atto di una sconfitta storica, il PD ormai e’ perso, ce l’hanno preso e lo hanno devastato e stravolto, non lo riprenderemo piu’ e se, dopo che il burattino Renzi fa quello che gli e’ stato commissionato e sparisce, riusciremo a riprendercelo sara’ ormai un partito privo di vita e di credibilita’: PONIAMOCI L’OBIETTIVO DI RIMETTERE INSIEME QUELLO CHE RESTA DELLA SINISTRA E RIPARTIRE!
per quanto da Voi dichiarato nell’articolo,siate consapevole che la gente la pensa allo stesso modo e aggiungo:”ma il Renzi in uno alla sua maggioranza, non si capisce il perchè agisce contro il popolo associandosi e votando qualsiasi cosa voglia Renzi(non eletto dal popolo,forse ambasciatore di poteri forti, tipico esempio ne potrebbe essere anche la riforma elettorale a farsi,”Italicum”peggiore del “porcellum”già incostituzionale, laddove se le minoranze se saranno seri e concreti debbano di nuovo uscire dal parlamento di modo che lui se le fa le leggi ed in uno alla sua maggioranza ne avrà la responsabilità.Vedi anche la fissazione di smantellare le Province che sta generando confusione e continuerà di male in peggio nell’erogazione di servizi da parte di un Ente di coordinamento territoriale(Lei uomo di legge capisce bene che andavano tolte le comunità montane,le partecipate e forse se si voleva fare ancora più economia le regioni….ma particolarmente si sarebbe potuta fare una revisione in merito ai compiti e competenze se si fosse avuto il coraggio di smantellare le prime due, inquanto le deleghe di base di queste partecipate e comunità m. le hanno i comuni e Province, ma particolarmente bisognava e bisogna RIPRISTINARE i CONTROLLI sugli Atti…all’attualità non va bene…ecco il perchè della corruzione e quanto altro… Per concludere…l’Italia non sono gli Stati Uniti….se il PD anche da Voi rappresentato non manderà via Renzi, questi contribuirà prima o poi a far scomparire il PD e destabilizzare l’Italia.