Domani, giovedi 18 aprile, è una giornata importante per il futuro del nostro paese: i deputati, i senatori e i delegati delle Regioni si riuniscono alla Camera in seduta comune per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.
Innanzitutto è giusto e doveroso ringraziare Giorgio Napolitano, che in questi sette anni, con la sua esperienza e senso dello Stato, si è fatto garante delle istituzioni, tenendo unito il paese durante una delle fasi più difficili della nostra storia. Napolitano ha sempre tenuto fede al suo ruolo, dimostrando in ogni occasione di essere guidato esclusivamente dalla sua visione del bene comune. E’ stato non il simbolo ma il referente internazionale dell’Italia. Lo stesso presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in più occasioni ha parlato di lui come un grande statista.
Ora, dentro una crisi che è la più grave dall’unità d’Italia, è urgente eleggere un Presidente della Repubblica con la più ampia condivisione. Solo cosi potrà essere un riferimento al quale guarderanno forze politiche e cittadini, rappresentare l’unità del paese, al di sopra di legittime diversità politiche, garantire i valori cardine della nostra Costituzione.
Il Partito Democratico si muove per questi obiettivi. Abbiamo rivolto a tutti i gruppi parlamentari l’invito per un impegno di condivisione e responsabilità.
Anche il Movimento 5 Stelle dovrebbe far suo questo principio, senza continuare nella pretesa di imporre sue condizioni e suoi veti.
Dopo l’elezione del Presidente della Repubblica è necessario formare al più presto un governo che sappia affrontare le urgenze economiche e sociali, promuovere l’avvio di uno sviluppo nuovo, in grado di rispondere alla domanda di occupazione, garantire una stagione di corresponsabilità nella realizzazione delle riforme istituzionali e della legge elettorale. L’Italia non ha bisogno di elezioni politiche tra pochi mesi. Sarebbe dannoso per il Paese. Abbiamo bisogno di serietà, responsabilità e impegno, non di continui conflitti. Soltanto così potremo superare la crisi e ripartire.
Ho 67 anni ed ho sempre votato a sinistra ; per la prima volta in questa tornata elettorale ho votato SEL , temendo probabili virate ed abbracci con l’area montiana. Moltissimi voti del centro-sinistra sono andati al movimento di Grillo per lo stesso motivo .Bersani però non ha capito nulla se ora propone Marini per ottenere il placet di Monti e Berlusconi , dimenticando come i due si somigliasseronell’ultimacampagna elettorale,nei loro attacchi al PD e nelle loro false promesse all’elettorato .
Non siamo disponibili ad essere ancora traditi e svenduti con la scusa della crisi , prima del governo Monti avevamo la vittoria iena a portata di mano , Napolitano ha offerto a Berlusconi la tavola di salvataggio , il PD aveva tutto da perdere, ma ha abboccato consentendo alla Fornero lo scempio ed il dileggio dei lavoratori . Resistete alle sirene della destra , o la sinistra non esisterà piu’ .Rodotà e il vostro banco di prova , la mano tesa a Berlusconi è la prova provata di un tradimento che non vi perdoneremo piu’. Francesca Marino
In una sola giornata mi avete messo d’accordo sia con Renzi che con Grillo. NON ve lo perdonerò mai !
Claudia Siri