“La laicita’ e’ inscindibile dalla liberta’ e dalla democrazia. Ha a suo riferimento fondamentale la persona e la sua dignita’. Nel XXI secolo dobbiamo pensare e far vivere una laicita’ di integrazione e non di esclusioni. Le stesse religioni e culture hanno nella laicita’ la garanzia per la loro autonomia e libera iniziativa”.
E’ quanto afferma il vice presidente del Senato Vannino Chiti a Bergamo per partecipare al dibattito ‘Laicita’: liberta’ evangelica, appartenenze, patto sociale’, organizzato dalla fondazione Andriano Bernareggi nell’ambito di un ciclo di incontri in occasione del 50/mo anniversario del Concilio Vaticano II.
“Nel nostro tempo – aggiunge Chiti – nuovi orizzonti della scienza e della tecnica ampliano gli spazi di esercizio della liberta’ e della responsabilita’ della persona: ma al tempo stesso potrebbero renderla subalterna rispetto a scelte che altri compiono su di lei.
La laicita’ garantisce le attivita’ umane da ingerenze esterne – dello Stato, delle religioni, di culture imposte come egemoni -, che pretendano di deviarle dalle finalita’  loro proprie. 
La liberta’ di ricerca della scienza deve essere garantita, pretendendo da essa il rispetto e la tutela, sempre, della dignita’ della persona.
La decisione sull’attuazione delle scoperte della scienza deve invece essere affidata ad una governance democratica, di carattere anche sovranazionale: governance oggi assente e sostituita spesso dal pensiero unico del profitto di gruppi privati e multinazionali.
Sui temi della bioetica e’ necessaria una legislazione di indirizzo e di principi, coerente con la scelta della centralita’ della persona e della sua dignita’: per questo e’ indispensabile procedere con maggioranze ampie – come si trattasse di modifiche costituzionali – e coinvolgendo prima delle decisioni mondo della scienza, della culture e delle religioni”.