Il vice presidente del Senato al Memoriale dello Yad Vashem

Ore 15.34 – Questa mattina il vice presidente del Senato ha effettuato una visita a Gerusalemme Est insieme al Console generale d’Italia a Gerusalemme, Giampaolo Cantini, al Console aggiunto, Hanna Pappalardo, e a Daniel Seidemann fondatore dell’Ong israeliana ‘Terrestrial Jerusalem’. Durante la visita gli sono state mostrate una serie di criticita’ che potrebbero mettere in discussione il processo di pace.
Chiti tracciando un bilancio del suo viaggio, in rappresentanza del Senato della Repubblica, che lo ha portato anche a Betlemme e Ramallah, dove ha avuto vari incontri con rappresentanti politici della Knesset e dell’Autorita’ Nazionale Palestinese, esponenti religiosi e della societa’ civile, ha espresso “preoccupazione rispetto agli ostacoli che continuano a frapporsi all’obiettivo della realizzazione, accanto allo Stato di Israele – che ha il diritto di esistere in piena sicurezza, diritto garantito anche dalla comunita’ internazionale – di uno Stato autonomo del popolo arabo di Palestina.
Questo risultato – fondamentale per la stabilita’ e la pace nella regione – costituisce anche un interesse per l’Unione Europea e l’Italia in primo luogo deve dare un contributo in questa direzione”.
L’ultimo atto del viaggio in Medio Oriente del Vice Presidente Chiti – dopo una sosta ai luoghi sacri religiosi, il Muro del Pianto e il Cenacolo – e’ stato l’omaggio al Memoriale dello Yad Vashem e al Giardino dei Giusti.
Durante la visita al sacrario il vice presidente ha ravvivato la fiamma e deposto una corona in memoria delle vittime della Shoah. Al termine Chiti ha lasciato un pensiero nel libro degli ospiti: “La visita allo Yad Vashem suscita ogni volta emozioni profonde, il senso del mausoleo e’ restituire una identita’ personale alle vittime innocenti della Shoah – ha scritto il vice presidente del Senato -.  Quest’impegno non e’ solo un atto di giustizia verso donne, bambini, anziani a cui i nazisti rubarono la vita, ma e’ al tempo stesso una sconfitta dell’ideologia nazista che voleva la disumanizzazione della persona. Conservare e tramandare la memoria ed educare le giovani generazioni e’ necessario perche’ barbarie e crimini contro l’umanita’ non debbano piu’ ripetersi”.