Ore 17.04 – “La parola ‘Mehwar’ che nella lingua araba significa ‘punto di riferimento’, ‘cuore’, per le donne palestinesi vittime di abusi e’ divenuta un segno di speranza per il futuro. Prima della sua creazione le donne che si ribellavano alle violenze subite nei clan familiari avevano come unica prospettiva la prigione adesso …possono contare sulla protezione di un centro che offre, a loro e ai loro figli, alloggio e protezione, assistenza medica e sostegno psicologico, le segue passo dopo passo aiutandole a reinserirsi nella societa’ ”.
Cosi’ Vannino Chiti nel corso della sua visita al centro palestinese Mehwar di Betlemme, per la protezione e delle donne e dei bambini. Il Centro fortemente voluto da Diana Mubarak, del ministero degli Affari Sociali, approvato dall’Autorita’ Nazionale Palestinese e dalla Municipalita’ di Betlemme, e’ stato realizzato e sostenuto nel tempo dalla Cooperazione Italiana. A questo proposito, il vice presidente del Senato ha voluto sottolineare come “questo centro, unico in tutta la Palestina, e’ la prova del progresso di maturazione della coscienza civile del popolo palestinese e dimostra che la cooperazione puo’ unire”.
Chiti ha poi aggiunto che si tratta di “una struttura bella e confortevole, costituita da due anelli concentrici, uno piu’ protetto per le donne da esso ospitate, l’altro esterno con uffici e strutture aperte al pubblico come l’asilo nido, la palestra e il caffe’, che e’ divenuta nel tempo punto di aggregazione e ritrovo per tutte le donne”. Insomma, ha concluso il Senatore, “l’attivita’ che qui viene svolta non e’ utile solo alle donne ma a migliorare tutta la societa’ “.