Il governo ha presentato una manovra che il Presidente del Consiglio ha chiamato ‘salva Italia’. È doveroso sottolineare la serietà con cui il governo ha lavorato ad un provvedimento decisivo per il nostro futuro. Le misure di riduzione dei costi della politica contenute nel decreto legge varato domenica vanno nella direzione giusta: chi chiede sacrifici è giusto che dia il buon esempio. Già prima Senato e Camera avevano abolito, per la prossima legislatura, l’attuale vitalizio e stabilito, dal prossimo gennaio, il suo passaggio ad un normale contributivo.
L’Italia sta vivendo un momento di emergenza: non l’ha provocata il governo Monti ma quello di Berlusconi e Bossi, anche se oggi la Lega fa finta di niente. Anzi, per nascondere il fallimento della sua politica, per far dimenticare che è stata al governo con la destra 8 anni su 10, si ributta nella follia della secessione. Le misure varate sono severe, come impone l’emergenza, ma a mio giudizio i pesi sui cittadini andrebbero distribuiti meglio. Si deve cercare di alleviare il sacrificio del mondo del lavoro e dei pensionati. I capitali esportati illegalmente all’estero e sanati potrebbero avere una imposta una tantum superiore all’ 1,5%, per esempio del 5%, per aumentare la fascia di pensioni che beneficeranno della rivalutazione nel prossimo biennio. Dovrebbe essere introdotta una patrimoniale e reso ancora più efficace l’intervento contro l’evasione. Dovrebbe anche essere previsto un tetto, attraverso una forte tassa di solidarietà, sulle pensioni più alte. Ce ne sono in Italia che superano i 10mila euro al mese e non devono esserci per nessuno ‘privilegi acquisiti’. Il Pd si impegnerà in Parlamento per apportare dei correttivi: in ogni caso entro natale questa manovra economica va approvata. Senza il necessario risanamento, in particolare con la riduzione dell’enorme fardello del debito pubblico, non è possibile avviare uno sviluppo duraturo che porti maggiore benessere e lavoro, soprattutto per i giovani e le donne. Sotto questo aspetto il governo Monti segna una forte discontinuità con il governo Berlusconi: la manovra contiene un primo pacchetto di misure per il rilancio dell’economia e delle attività produttive, a cui faranno seguito nuovi provvedimenti, come annunciato dal presidente Monti.
Sembrano lontani i tempi in cui il governo di destra si occupava d’altro e l’Italia era il fanalino di coda dell’Europa. In realtà sono passati pochi giorni. Il nuovo governo ha riconquistato, in Italia e nel mondo, quella credibilità e quella autorevolezza, indispensabili a vincere le sfide di oggi e a dare la speranza e la fiducia per un futuro migliore.
Delle diverse misure che il governo Monti ha enunciato solo alcune mi sembrano condivisbili e, se berlusconi ha richiesto a Monti, strano,di far porre la fiducia su di un testo nemmeno discusso nelle varie Commissioni, veramente nutro il sospetto che la manovra sia sbilanciata verso i soliti noti: Mi sarei aspettato l’introduzione di un’altra aliquota Irpef almeno al 50% per redditi sopra i 75 milioni di euro; mi sarei aspettato che fossero state corrisposti gli adeguamenti delle pensioni al costo della vita almeno fino a 2000 euro lordi; mi sarei aspettato che ci fosse stato un particolare riguardo nei confronti di chi per tanti anni ha fatto lavori usuranti e deve ancora stringere i denti per raggiungere la tanto agognata pensione; mi sarei aspettato maggiore attenzione nei confronti degli over 50enni, espulsi dal mondo del lavoro che con le vecchie regole sarebbero prossimamente andati in pensione;mi sarebbe piaciuto che il pagamento in contante fosse stato sotto i 500 euro;mi sarebbe piaciuto che tutti avessero l’obbligo di pagare l’ICI; mi sarebbe piaciuto che qualcuno mi spiegasse quali benefici deriverebbero dalla soppressione di una istituzione democratica comele presidenze,le giunte ed i consigli provinciali,quando conti alla mano ci sarebbero, risparmi di soli 25 milioni di euro;infine mi piacerebbe sapere quali misure sono state prese in favore dei giovani laureati, diplomati e di quei 2,5 milioni di giovani, sfiduciati invisibili che non studiano e non lavorano.E, scusate se ne ho dicenticate altre non meno importanti. Non vorrei essere profeta di sventure ma credo che a questa manovra se ne dovranno aggiungere altre per rimettere sulla giusta via il nostro Paese.
Il governo, come dice lei, starà anche lavorando con serietà, ma che stia lavorando per gli italiani, intendo tutti gli italiani direi proprio di no.
Non c’è niente, dico niente per rilanciare l’economia, niente a sostegno delle famiglie a reddito più basso, una manovra solo tasse e sacrifici senza nessuna ridistribuzione del carico fiscale.
Niente a sostegno delle Piccole imprese.
Ma serviva davvero un governo di tecnici per aumentare solo le tasse ?
E lei che dice di tutto questo? Il PD cosa fa, a me sembra che sempre di più vi stiate allontanando dai cittadini più deboli, che abbiate paura di parlare pensando a non contrariare ora questo ora quell’interesse in un immobilismo che non solo vi fa perdere voti, ma vi fa attirare le antipatie di molti, che in passato vi avevano appoggiato.
Buon lavoro