Ore 16.51 – “Da piu’ parti e’ stato lanciato un appello affinche’ l’Italia blocchi il piano sul nucleare. La reazione del governo e della maggioranza e’ stata, ancora una volta, arrogante e  improntata alla propaganda”.
Lo afferma Vannino Chiti, vice presidente del Senato, che aggiunge: “derubricare la preoccupazione per il piano nucleare del governo a una reazione emotiva per quanto sta accadendo in Giappone e’ una risposta che denota un atteggiamento di superficialita’ disarmante. Sono in ballo la salute e la vita di milioni di persone. La costruzione di centrali nucleari non e’paragonabile alla realizzazione di dighe o ponti, come hanno incredibilmente dichiarato autorevoli esponenti della destra. E’ questo il modo di affrontare un tema tanto delicato che riguarda il futuro dell’Italia per i prossimi decenni?
La produzione di energia nucleare presenta ancora grossi rischi dal punto di vista della sicurezza, sia per quanto riguarda la gestione degli impianti e delle scorie che per il pericolo di incidenti.
Facciamo appello – conclude Chiti – ai cittadini e alle forze sociali affinche’ venga garantita una grande adesione al referendum sul piano nucleare, vanificando cosi’ il tentativo di scoraggiare la  partecipazione dei cittadini compiuto dal governo, che non ha voluto accorpare in un’unica data i referendum e le elezioni amministrative”.