ULIVO/CHITI: SE NASCE LISTA PRODI, NON PIU’ LEADER TUTTI (REP.)
Dal Professore non ultimatum ma sollecitazione
Roma, 16 gen. (Apcom) – Quella fatta ieri dal Professore sul
partito democratico la considera non un aut-aut ma una
“sollecitazione”. Anche perché se dovesse nascere una lista
Prodi, lui “non potrebbe più essere il leader di riferimento
dell’Ulivo”. E’ questa la posizione che il coordinatore della
segreteria Ds, Vannino Chiti, esprime in un’intervista su ‘La
Repubblica’.
“A undici settimane dal voto – dice – non si può riaprire un
dibattito che i cittadini non capirebbero. Abbiamo deciso di fare
la lista dell’Ulivo alla Camera e non al Senato perchéé la nuova
legge elettorale, prevedendo a Palazzo Madama un premio di
maggioranza su base regionale, esige, per vincere le elezioni, la
presentazione di molte liste”.
Allora perché questo ultimatum a Ds e Margherita? “Non voglio
leggere le parole di Prodi – continua Chiti – come un ultimatum,
ma come una sollecitazione per una campagna elettorale in cui
prevalga il momento unitario e non la competizione tra partiti, e
perchéé la prospettiva del partito democratico non si fermi a Ds
e Margherita ma si allarghi ad altre forze”.
“A queste elezioni – insiste il coordinatore della Quercia – il
centrosinistra si presenta con tre novità. Innanzitutto le
primarie, grazie alle quali Prodi non è più l’amministratore del
condominio, ma il candidato della coalizione alla presidenza del
Consiglio. In secondo luogo il Professore è anche il leader
principale di quelle forze che si chiamano oggi Ulivo e che
vogliono costruire domani il partito democratico, La terza novità
è che il centrosinistra è tutto unito. La nascita di una lista
separata di Prodi farebbe venir meno il secondo elemento: lui non
sarebbe più il leader di riferimento del più grande schieramento
del centrosinistra. Dunque se qualcuno pensasse ad una
iniziativa simile, credo che il primo ad infuriarsi sarebbe
proprio Prodi”.
Quanto alle prossime tappe dell’Unione, Chiti aggiunge: “Ora la
presentazione della lista dell’Ulivo alla Camera, dopo il voto la
costruzione di gruppi unici in Parlamento entro i primi del 2007
il manifesto del nuovo soggetto”.