UNIPOL:CHITI,BERLUSCONI SU POLITICA-AFFARI? DA CHE PULPITO..

(ANSA) – ROMA, 6 gen – ”Il presidente del Consiglio dal
momento che controlla l’ informazione televisiva pubblica e
privata pensa di poter riuscire nell’ impossibile: far credere
ai cittadini che puo’ far prediche sul rapporto tra politica ed
economia. Ma da che pulpito visto che proprio lui rappresenta
nel mondo la simbiosi vivente tra politica e affari”. Vannino
Chiti commenta cosi’ le dichiarazioni del presidente del
Consiglio sulla vicenda Unipol-Consorte e sul fatto di ”non
aver mai fatto affari in politica”.
Il coordinatore della segreteria Ds rivolge tre domande al
premier: 1) cosa ha fatto politicamente nei confronti di
sottosegretari indagati per reati connessi a tangenti. Indagati
e non sottoposti a campagne di diffamazione?; 2)che cosa ha da
dire rispetto a cene con il signor Gnutti con il quale si e’
parlato di sostegno alla scalata al Corriere della Sera e sulla
presenza in tale operazione di uomini di sua fiducia con il
signor Livolsi?; 3) che interventi di verifica ha fatto
direttamente o tramite il suo ministro dell’ Economia nei
confronti di un esponente della Guardia di Finanza indicato da
Francesco Cossiga come tramite per i giornali di intercettazioni
disposte dall’ autorita’ giudiziaria, sia che queste fossero
coperte da segreto istruttorio, sia che fossero considerate
irrilevanti e da non trascrivere da parte della stessa
magistratura?”.
Riguardo all’ interrogazione del presidente emerito della
repubblica, Chiti osserva: ”Non so se l’ agente indicato da
Cossiga sia responsabile di tali atti, ma in un Paese normale
quando un ex presidente della Repubblica si assume la
responsabilita’ di fare una indicazione precisa e’ dovere non
solo della magistratura, ma, per la parte di sua competenza,
dello stesso governo fare degli accertamenti dal momento che la
Guardia di Finanza risponde al ministro dell’ Economia”.
Chiti se la prende anche con le dichiarazioni del presidente
del Consiglio sul rapporto tra le regioni governate dal
centrosinistra e le cooperative. ”Le bugie – sostiene il
coordinatore della segreteria Ds -, anche quando si controlla il
sistema televisivo, hanno le gambe corte. Ieri il capo della
destra ha genericamente calunniato giunte di centrosinistra per
i loro rapporti con la cooperazione. A dire di Berlusconi non ci
sarebbero appalti regolati dalla legge, ma cambi di favore”.
”E’ – commenta Chiti – un attacco provocatorio e ingiurioso.
C’e’ un esempio per tutti per confermare all’ opinione pubblica
quali sono gli strumenti di propaganda a cui ricorre Berlusconi
e riguarda la Toscana”. ”Questa regione e’ retta da giunte di
centrosinistra – sottolinea Chiti – e l’ intervento finanziario
piu’ rilevante come opera pubblica e’ stata la costruzione di
quattro nuovi ospedali che ha visto prevalere nell’ appalto il
raggruppamento nel quale non c’ erano le cooperative”. ”Queste
ultime – ricorda Chiti – hanno fatto ricorso fino al Consiglio
di Stato la Giunta regionale ha avuto ragione”. ”Questi –
conclude – sono i fatti, quelli di Berlusconi sono invenzioni e
bugie”. (ANSA).