Nelle ultime elezioni politiche la sconfitta dell’intero schieramento di centrosinistra è stata pesantissima, anche in Toscana, in dimensioni e per qualità tali da creare un allarme serio per le scadenze prossime. Siamo consapevoli del vento che spira in Europa ed in tutto il mondo, contrario alle forze progressiste e di sinistra, ma se saremo capaci di nuovi legami sociali, di innovazione e di unità, la battaglia è ancora aperta.
È necessario ascoltare le domande che vengono dai cittadini, capire i bisogni dei ceti popolari, saper dare una risposta alternativa a quella delle destre, fondata sugli egoismi individualistici, e alla demagogia populista.
Proponiamo che si apra una seria, approfondita e disinteressata fase di ascolto del ‘mondo’ del centrosinistra: le classi popolari e più colpite dalla crisi, la galassia dei ‘lavori’ vecchi e nuovi, gli operatori della conoscenza e della cultura, le nuove generazioni. È urgente mettere a fuoco non solo le ragioni della sconfitta, ma anche gli obiettivi di un’iniziativa che veda la sinistra protagonista nella società e impegnata con coerenza nelle istituzioni.
Alcune priorità sono chiare e condivise da tutti: la lotta alle povertà ed alle disuguaglianze sociali e culturali, il diritto ad un’occupazione degna e stabile, la costruzione di forme più articolate e sostenibili di protezione sociale, la convivenza pacifica e ordinata con l’immigrazione ed i richiedenti asilo.
E, più in generale, l’obiettivo di una democrazia federale europea, contro ogni rigurgito sovranista o di chiusura nazionalistica.
Su altri temi più complessi, connessi ai diritti umani, al governo democratico della globalizzazione, all’uso razionale e consapevole delle nuove tecnologie, si può costruire – tutti insieme – una nuova e più matura convergenza, frutto di un confronto aperto con tutti gli uomini e le donne di sinistra, nei partiti, nei luoghi di lavoro, nell’associazionismo, nell’intera società civile.
Lanciamo un appello a ricostruire una sinistra plurale ed una coalizione di centrosinistra che siano radicate nella società, capaci di iniziativa sociale, determinate a chiudere la pagina delle divisioni e ad edificare una nuova, credibile unità.
Questo è indispensabile accada già dalle prossime elezioni amministrative. Il centrosinistra deve lavorare insieme, da subito. Per confermare la guida di centrosinistra nei capoluoghi e nelle città chiamate al voto, e per contribuire – dalla Toscana – alla ripresa di una grande discussione nazionale e di una nuova stagione di mobilitazione sociale, culturale e politica.
In ogni caso occorre dare una rappresentanza rinnovata e convincente a quel popolo democratico e di sinistra che si è allontanato e astenuto, perché non convinto delle scelte fatte dai vari soggetti del centrosinistra, ma che non ha voltato le spalle alla cultura dell’uguaglianza, della giustizia sociale, delle riforme indispensabili all’Italia..
Avanziamo la proposta di tenere prossimamente a Firenze una Convenzione nazionale aperta a tutti quelli che  non si rassegnano all’idea che il futuro dell’Italia sia nelle mani dei populisti e della destra conservatrice e reazionaria.

Vannino Chiti     Claudio Martini     Enrico Rossi