“Il 23 agosto del 1944 alcuni reparti dell’esercito nazista massacrarono indiscriminatamente 174 civili, fra cui neonati e anziani, nel Padule di Fucecchio, fra le province di Pistoia e di Firenze. Un crimine infame, vile, atroce. Il fascismo e il nazismo sono stati un incubo, una deriva umana che insanguinò tutta Europa. Il Padule di Fucecchio e altri luoghi in Toscana recano con sé il ricordo e il dolore di eccidi, stragi, violenze indicibili”. 
Lo ha detto il senatore Vannino Chiti, nel suo intervento in rappresentanza del presidente del Senato Pietro Grasso, a Monsummano Terme, in occasione della commemorazione dell’eccidio del Padule di Fucecchio.

“Il regime fascista – ha aggiunto il senatore di Pistoia – è stato fin dall’inizio illiberale, violento, umiliava i cittadini trattandoli come sudditi, obbligandoli al conformismo del pensiero e del comportamento. Nessuna rivisitazione minimalista può trovare spazio.

I valori dell’antifascismo sono permanenti, fondano la nostra convivenza oggi più che mai: libertà, pari dignità di ogni essere umano, pluralismo, non violenza. In Italia invece – ha osservato infine Chiti – c’è chi mette insieme il lepenismo – che è di ispirazione totalitaria, fascista, razzista – e la destra democratica. È un’anomalia, una ambiguità strumentale, pericolosa per il nostro paese e il suo futuro.

Proprio a Pistoia Forza Nuova ha rivolto minacce ignobili a don Massimo Biancalani, un sacerdote impegnato a dare ospitalità ai migranti, mentre il sindaco di Pistoia si è dimostrato incapace di esprimere chiare parole di condanna. Ecco un esempio lampante del fatto che che una destra reazionaria sta riaffacciandosi in Europa. Non va sottovalutata ma affrontata con l’unità, senza settarismi di tutti i democratici”.