Domenica 5 giugno si vota in tante città d’Italia: le principali sono Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli e Cagliari. Dai nomi di questi centri si comprende l’importanza politico-istituzionale dell’appuntamento. Contrariamente a quanto sta avvenendo, il tema centrale della nostra riflessione dovrebbe essere la partecipazione. Viviamo in un’epoca in cui la democrazia rappresentativa è sfidata dai populismi, spesso di carattere reazionario, e dal terrorismo: il progressivo allontanamento dei cittadini da un reale potere decisionale la indebolisce. Ipertrofia burocratica, tecnocrazia e oligarchia sono parole che ricorrono nelle analisi sulle difficoltà oggi della democrazia.
Non vedo nel dibattito politico la giusta attenzione a questo tema fondamentale. Vorrei che Pd e centrosinistra sapessero costruire e rilanciare nuovi modelli di partecipazione.
Alle elezioni bisogna sempre prendere parte. Ognuno di noi deve contribuire ad una scelta collettiva, senza deleghe in bianco nella gestione della nostra convivenza. Ciascuno si informi, valuti l’operato delle precedenti amministrazioni, segua il dibattito delle campagne elettorali e assuma la responsabilità di una scelta. Chi non vota ha poi minor credibilità nel criticare le istituzioni, la politica, i comportamenti di chi ricoprirà cariche pubbliche.
Il Pd ha in genere selezionato candidature autorevoli e innovative che, stando ai sondaggi e soprattutto alle presenze nelle campagne elettorali, sembrano riscuotere ampio seguito. Siamo il partito con più amministratori: soprattutto non obblighiamo i nostri sindaci, eletti dai cittadini, a rispettare regole che prevarichino la loro autonomia e responsabilità. Il M5s, al contrario, impone contratti che tradiscono la volontà popolare: liquida con le circolari di uno staff del capo amministratori scelti dagli elettori.
Il Pd in Italia è l’unica vera forza politica: il nostro dibattito interno è reale anche se a volte eccessivo nei toni. Il compito di governare è difficile di fronte a tante difficoltà finanziarie e organizzative, al dovere di innovare costruendo l’uguaglianza nella libertà. Ma possiamo affermare di avere amministratori capaci e di saper isolare i casi negativi.
Per questo possiamo chiedervi di andate a votare per il Pd.