Di: Rosalba Carbutti

Il Senatoredella minoranza Pd, Vannino Chiti, è sconfortato.
«Credevo in un’intesa, ma a oggi temo che la decisione unanime del Pd di votare in ogni caso il ddl Cirinnà sia un punto d’arrivo, non di partenza. Senza discutere i punti controversi della legge, la politica è sconfitta».
Lei caldeggiava una terza via tra stepchild adoption e affido rafforzato.
«La proposta mia e di altri è di evitare che l’adozione del figlio biologico del partner sia un automatismo: dev’ essere il giudice del tribunale dei minori a verificare le situazioni e la stabilità delle unioni civili in essere. Proponevo il non anonimato dell’altro genitore naturale».
Cioè?
«Negli Usa e in Canada è consentita la fecondazione etereologa, ma non è anonima. Quindi il rapporto con l’altro genitore naturale, benché poi il figlio venga dato in adozione, resta».
In questo modo anche la pratica dell’utero in affitto verrebbe scongiurata.
«Certo. Senza contare che l’anonimato dell’altro genitore naturale riguarda non solo le coppie gay, ma anche quelle eterosessuali».
Perché il suo tentativo di mediazione è stato stoppato?
«C’è ancora una settimana… Anzi, faccio un appello affinché si possa trovare una sintesi sia tra i senatori del Pd sia con gli alleati di governo».
Renzi, però, tira dritto sulla stepchild, nonostante l’apertura di Angelino Alfano di ieri.
«Un’apertura importante. Peccato che, forse, è arrivata troppo tardi. Se Ncd avesse proposto di votare le unioni civili stralciando le adozioni dal ddl Cirinnà, in concomitanza con l’assemblea del gruppo Pd, forse lo scenario sarebbe diverso».
Si riferisce all’idea delle due leggi: una sulle unioni civili, l’altra sulle adozioni?
«Già. Era la mia ipotesi: votare con un amplissimo schieramento le unioni civili e affrontare il tema delicato della stepchild adoption in un’altra legge. Peccato che nel gruppo del Pd non sia passata».
Quindi restano due posizioni.
«Nessuna via di mezzo: o stepchild adoption o affido rafforzato. Questo è l’effetto delle due piazze: quella arcobaleno e quella del Family day».
Un errore sintonizzarsi con le due manifestazioni?
«Le piazze sono importanti, però chi è in Parlamento ha la responsabilità di decidere e non può, a seconda dei suoi convincimenti, mettere il registratore sull’asse di una o dell’altra piazza».
Se il ddl Cirinnà venisse modificato, il Movimento 5 stelle non voterebbe col Pd…
«Prendo in modo positivo quello che hanno detto i grillini. Ma mi auguro che questo avvenga anche con il voto segreto, visto lo scontro che c’è con il governo».
Sul voto segreto si rischia?
«Sulla stepchhild adoption non si può prevedere se prevarrà il merito o i giochi politici… ».
Nel Pd una trentina di senatori ha già espresso contrarietà.
«C’è la libertà di coscienza».
Lei come voterà sull’articolo 5?
«Ora lavoro a un’intesa. Per il resto, valuterò sul momento. Mi pongo un problema al giorno».