”Nessuna sorpresa, purtroppo, dal primo turno delle elezioni regionali in Francia: successo del Fronte Nazionale e seconda forza la destra repubblicana di Sarkozy. E’ giusta e responsabile la scelta dei socialisti francesi di ritirare i propri candidati, cosi’ da contribuire a sbarrare la strada alla destra estrema di Marine Le Pen. Occorre pero’ svolgere una riflessione a fondo che riguarda tutti noi che siamo nel partito dei socialisti europei”.
Lo afferma il senatore del Pd Vannino Chiti.
”Da anni – aggiunge l’esponente dem – non riusciamo a estendere i nostri consensi. Perche’? A mio giudizio su temi fondamentali come lo sviluppo, il diritto a un lavoro degno, la riforma del welfare, l’accoglienza di quanti hanno diritto all’asilo, le stesse scelte per battere il terrorismo, non siamo in grado di presentare proposte credibili e realmente alternative a quelle della destra. Magari pensiamo che in assenza di queste impostazioni, per reggere sia sufficiente affidarsi a qualche proposta buona per cavalcare mode del momento e essere a nostro agio nel radicalismo dei salotti. Come si vede non funziona e su questa strada dubito ci sarebbe un futuro per la sinistra europea.
Sara’ bene – e’ la conclusione di Chiti – che anche il Pd si interroghi a fondo e cerchi di dare un proprio apporto ad un’innovazione culturale e politica che e’ qualcosa di profondamente diverso dal confezionamento di qualche slogan”.