La XXI Conferenza (COP 21) della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici è in corso a Parigi e terminerà l’11 dicembre. L’obiettivo è quello di concludere, per la prima volta dopo oltre 20 anni di mediazioni, un accordo vincolante sul clima, accettato da tutte le nazioni.
«Abbiamo un obbligo di successo e la posta in gioco è troppo importante per potersi accontentare di un accordo al ribasso», ha detto il ministro degli Esteri francese e presidente della conferenza, Laurent Fabius.
Il presidente Hollande ha affermato che «in gioco è la pace, perché rischiamo una guerra per l’accesso all’acqua. Il mondo non ha mai affrontato una sfida così grande come quella sul futuro del pianeta, della vita».
Sono parole forti. Possono sembrare eccessive ma non lo sono. Siamo davvero ad un momento cruciale per le sorti del Pianeta che ci ospita: l’unico a nostra disposizione.
Gli effetti dei cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti, anche in Italia.
È necessario un mutamento di rotta coraggioso. Va rivisto il modello di sviluppo del mondo: dobbiamo realizzarne uno socialmente e ambientalmente sostenibile, che metta al centro la dignità di ogni persona, il rispetto per l’ecosistema, i diritti umani.
Dobbiamo rivedere il modo di vivere nelle nostre città. È di questi giorni la notizia del triste primato che detiene l’Italia: siamo il Paese dell’Unione europea, per l’inquinamento dell’aria, che ha il più alto numero di morti rispetto alla normale aspettativa di vita. Lanciamo un grande programma di collaborazione tra Stato centrale, Regioni e Comuni per rendere sostenibile la vita nelle nostre città: trasporti pubblici non inquinanti ed efficienti, nuove forme di condivisione dei mezzi di trasporto, percorsi favorevoli ai mezzi ecologici, non consumare più suolo ma riqualificare l’esistente, dedicare aree verdi alla vita sociale, incentivi al telelavoro laddove possibile.
È l’unico futuro possibile. L’alternativa sarebbe una lenta autodistruzione. La Terra non sta bene ma ha ancora tutte le risorse per vivere in armonia con l’uomo: sta a noi renderlo possibile.