Da domani e fino a lunedì prossimo, per la prima volta nel suo pontificato, Papa Francesco visiterà il continente africano. Porterà il suo messaggio di pace in Kenya, Uganda e Repubblica Centrafricana.
Nonostante preoccupazioni espresse per la sua sicurezza, il Papa ha voluto confermare la visita, in un continente scosso da guerre, violenze, odi. Alcune tragedie hanno colpito il mondo intero: in Kenya, a Girassa, lo scorso 2 aprile sono state uccise 147 persone, quasi tutti studenti, in un college universitario frequentato soprattutto da cristiani; il 20 novembre un attacco terroristico contro un hotel in Mali ha provocato la morte di 27 persone.
In Africa un vento di intolleranza e fondamentalismo, nascosto strumentalmente dietro la religione, porta morte e distruzioni. Francesco lo ha già detto con chiarezza: usare il nome di Dio per giustificare la violenza è una bestemmia.
In un messaggio inviato alle chiese di Kenya e Uganda, il Papa ha osservato che “stiamo vivendo un tempo in cui ovunque i fedeli di ogni religione e le persone di buona volontà sono chiamate a promuovere la comprensione e il rispetto reciproci, a sostenersi gli uni con gli altri come membri della stessa famiglia umana. Per tutti noi sono figli di Dio”.
Il dialogo tra le religioni e le culture è la via obbligata per costruire la pace e la convivenza tra i popoli.
È anche necessario impostare un nuovo modello di sviluppo. Quello che, insieme al pensiero unico che lo giustifica, impera nel mondo, colpisce la persona, il diritto ad un benessere che ne assicuri la dignità, i diritti umani. Il nostro non è il migliore dei mondi possibili: abbiamo il dovere di impegnarci per lasciare a chi verrà dopo di noi società più giuste, meno disuguali, senza guerre, carestie, rischi di distruzione del pianeta.
Ancora oggi, poche persone godono di ricchezze incalcolabili mentre la grande maggioranza – non solo in Africa – muore di fame o vive in condizioni disumane. Questo messaggio, centrale nel pontificato di Francesco, deve muovere le coscienze di tutti noi.