senato6(AdnKronos) – “La logica del comandare e dell’obbedire in politica non può essere vincente. E’ indispensabile un confronto nel merito non solo sulla riforma costituzionale ma anche sugli atti più importanti del governo”. Lo dice all’Adnkronos Vannino Chiti, presidente della commissione per le Politiche dell’Ue di Palazzo Madama ed esponente della minoranza Pd. “Un mese fa -aggiunge- dissi che se non si fosse aperto un confronto serio nel Pd e nei gruppi parlamentari sulla riforma costituzionale e non solo, si sarebbe rischiato un Vietnam parlamentare. E, a meno che l’italiano non sia un optional, se si dice ‘rischiare di’ si dice, di fatto, ‘impegnamoci per evitare che’. Il 2 luglio scorso abbiamo presentato a Renzi, alle presidenze dei gruppi parlamentari e poi in modo pubblico agli altri senatori, le proposte per la riforma costituzionale. Non sono un prendere o lasciare ma un contributo per affrontare un tema serio e trovare l’unità del Pd, insieme alla convergenza con le forze della maggioranza e quelle dell’opposizione disponibili a fare le riforme”. “Senza un confronto vero, se non si discute ma si dà l’impressione che avere opinioni diverse sia frenare, sia collusione con il nemico, allora è difficile trovare una soluzione. Non vivono così i grandi partiti. Obama votò contro la guerra in Iraq ed è diventato presidente degli Stati Uniti. Qui non si vuol diventare presidenti del Consiglio ma discutere e confrontarsi come fanno i grandi partiti ‘normali’, e come dovrebbe fare il primo partito del Paese, che ha bisogno di sentire il pluralismo interno come una ricchezza e non come un reato di lesa maestà. Chi parla sempre di agguati vive con la pratica delle trame e delle congiure”, conclude Chiti.