00220068Il segretario del Pd Renzi all’Assemblea nazionale di Milano ha presentato un ampio piano di riduzione delle tasse. In Italia il livello di imposizione fiscale è troppo alto, per alcune categorie e fasce sociali è inaccettabile. Quindi fa bene il Pd a porre il tema come una priorità. Ma è decisivo stabilire come si persegue l’obiettivo, quali tasse si riducono e a chi.
I criteri guida devono essere: una progressività maggiore e non minore, come proposto dalla destra; equità e nessuna riduzione dei servizi sociali, a cominciare da istruzione e sanità, che anzi devono essere migliorati, garantendo universalità e standard di qualità. Come tenere insieme queste esigenze? Allargando la base imponibile. Bisogna colpire drasticamente la grande evasione fiscale e adottare politiche che facciano emergere il lavoro nero. Ogni anno mancano 120 miliardi di tasse non pagate: una fetta importante della nostra economia è sconosciuta al fisco.
Ridurre in modo decisivo l’evasione fiscale significa avere a disposizione qualche decina di miliardi di euro con cui alleggerire il peso del fisco per milioni di cittadini e per le famiglie, assicurando servizi pubblici migliori.
L’imposta sulla casa è tra i temi più sentiti: Il Pd ha sempre avanzato una proposta seria, libera da condizionamenti populisti e ideologici. Le tasse patrimoniali sugli immobili esistono nelle principali economie del mondo: sono oltretutto una competenza riservata ai comuni. A noi spetta fissare regole di progressività esentando le prime case non di pregio e stabilendo detrazioni per famiglie con figli.
Attenzione a non ridurre Comuni e Regioni a istituzioni che vivono non di responsabilità e autonomia, con tributi propri, ma di trasferimenti di risorse dallo Stato.
Sono necessari interventi sui redditi, a partire da quelli medio-bassi, sulle pensioni, sul costo del lavoro.
È urgente un provvedimento contro la povertà. Non è accettabile che milioni di persone siano abbandonate senza un sostegno pubblico che garantisca loro la dignità.
La crisi economica ha acuito le disparità sociali: chi era ricco lo è più di prima, la povertà si è aggravata. Giustizia e uguaglianza sono valori della sinistra.