Vannino Chiti - Senatore della Repubblica

Vannino Chiti – Senatore della Repubblica

”Il Pd esprime valutazione negativa sul Ddl per l’indizione di un referendum di indirizzo per la rifondazione dell’Ue. Lo fa con rispetto per le decine di migliaia di cittadini che lo hanno firmato. E’ indispensabile stabilire, se non nella riforma Costituzionale almeno nei regolamenti parlamentari, un tempo certo e breve entro il quale le Camere devono esaminare le leggi di iniziativa popolare”.
Lo ha detto nell’aula del Senato l’esponente Pd Vannino Chiti, presidente della commissione politiche Ue.
”Votiamo no – ha detto Chiti – perche’ questa non e’ la strada per far contare di piu’ i popoli ma nel migliore dei casi per fare confusione. Basta leggere la proposta per vederne la contraddittorieta’: piu’ Europa nella prima parte; nella seconda, un richiamo non al superamento degli Stati nazione per la costruzione di una democrazia sovranazionale, ma ai territori, un inno alla secessione e al ritorno alle Regioni-stato del 1800; infine la critica alle ‘troppe’ competenze in capo all’Ue. Piu’ stati nazionali, dunque piu’ peso dei singoli governi, e piu’ federalismo europeo non stanno insieme.
Il XXI secolo non avra’ come protagonisti gli Stati nazionali europei, nessuno. Potranno esserlo solo gli Stati Uniti d’Europa. Obiettivo tristemente lontano: mancano il fondamento della solidarieta’, il primato della politica, i valori comuni sommersi da vincoli di bilancio e procedure burocratiche. Si mortifica la Grecia, che rappresenta il 2% del Pil europeo e si tace di fronte all’Ungheria, che decide di alzare nuovi muri verso la Serbia e cambiare quel diritto all’asilo che e’ una base su cui si fonda l’Unione.
In quest’aula presi da minimi problemi non troveremo il tempo di parlare del ‘Documento dei 5 presidenti’ per completare l’Unione economica e monetaria: e’ arretrato, inadeguato, ripropone quel metodo intergovernativo che non sta funzionando e anzi e’, con la diarchia Germania-Francia, una delle cause dei problemi e della disaffezione dei cittadini verso le istituzioni europee. Nelle competenze europee deve prevalere il metodo comunitario e si devono stabilire passi e tempi per una democrazia sovranazionale vera”.