Papa a Napoli: striscioni sul lungomare CaraccioloSabato scorso ci è stato trasmesso da Papa Francesco a Napoli e da Don Ciotti a Bologna un forte messaggio etico, ancorato al valore della legalità e della giustizia, in grado di rafforzare la speranza. Papa Francesco, a Napoli, con negli occhi i luoghi in cui si vive ogni giorno tra sofferenza sociale e criminalità diffusa, ha lanciato un forte monito: «La corruzione puzza, la società corrotta puzza e un cristiano che fa entrare dentro di sé la corruzione non è cristiano, puzza». La corruzione e la criminalità organizzata sono un’ emergenza del nostro paese. La mancanza di lavoro, la povertà, l’individualismo egoista, la ricchezza a tutti i costi, sono il terreno su cui proliferano. Come ha sottolineato Francesco a Scampia, «il lavoro che manca ai giovani è un grido, che sale forte e acuto. Con la mancanza di lavoro viene a mancare la dignità e la persona rischia di cedere a ogni sfruttamento». E per questo ha esortato i giovani a non accogliere «le lusinghe di facili guadagni o di redditi disonesti. Questo è pane per oggi e fame per domani. Reagite con fermezza alle organizzazioni che sfruttano e corrompono i giovani, i poveri e i deboli». Parole che valgono per l’Italia e per il mondo. A Bologna si è svolta la 20esima Giornata della Memoria e dell’impegno promossa dall’associazione antimafia “Libera” e dal suo fondatore, don Luigi Ciotti. “Libera” sta conducendo una battaglia contro la corruzione, considerata giustamente l’arma più pericolosa di cui fanno uso le mafie. Don Ciotti ha parlato della necessità di «una nuova Resistenza etica, sociale e politica. In un momento in cui si parla tanto di riforme ricordiamoci che la riforma più importante è quella delle coscienze». La ricostruzione dell’etica pubblica, cioè di valori comuni condivisi dai cittadini, è un tassello fondamentale per la ripresa del Paese. Il rispetto della legalità, di regole di convivenza civile, della solidarietà sono presupposti indispensabili per un’economia al servizio della persona. La legge anticorruzione, in questi giorni all’ordine del giorno nell’aula del Senato, è un’occasione da non perdere per rafforzare la legalità. Bisogna imprimere una svolta sul piano dei valori e su quello normativo dopo gli anni del berlusconismo.