00220068Un ex alto dirigente, e poi consulente, del ministero delle Infrastrutture è stato arrestato con l’ accusa di corruzione, induzione indebita, turbativa d’asta e altri reati contro la pubblica amministrazione. Dagli atti dell’inchiesta emergono responsabilità, non penali ma certo politiche e etiche, del ministro Lupi.
Al centro dell’ inchiesta vi è la gestione illecita degli appalti nelle grandi opere. I magistrati che lavorano all’inchiesta descrivono un “articolato sistema corruttivo che coinvolgeva dirigenti pubblici, società aggiudicatarie degli appalti ed imprese esecutrici dei lavori”.
È solo l’ultima notizia in ordine di tempo che riguarda la corruzione in Italia. La corruzione sottrae ogni anno circa 60 miliardi alla collettività: è un’ autentica emergenza nazionale. Casi giudiziari come questo hanno riguardato Stato centrale, Regioni, Province, Comuni, aziende pubbliche.
Gli aspetti giudiziari verranno accertati nel corso delle indagini e poi eventualmente nei tre gradi di giudizio. Quello che va sottolineato, ancora una volta, è il dovere di quanti sono nelle istituzioni di attenersi a regole di correttezza e trasparenza. Oltre alla verità giudiziaria esistono le responsabilità politiche: chi gestisce il denaro pubblico ed è chiamato a compiere scelte che condizionano la vita dei cittadini e il nostro territorio ha il dovere di attenersi ad un di più di rigore. L’etica vuol dire questo: moralità pubblica, impegno per la collettività. Non possiamo tuttavia limitare il discorso alla politica, alla pubblica amministrazione, ai manager: è nell’insieme della società italiana, nella convivenza quotidiana che vi è stata una caduta di valori. Guai a sottovalutarlo e non affrontarlo.
Un compito importante spetta ai partiti: devono esserci nella loro vita interna ed essere fatte rispettare regole più severe di quelle previste dalle leggi.
Giovedì nell’aula del Senato inizierà finalmente l’iter del disegno di legge anticorruzione. È un passo che va nella giusta direzione: necessario, ma non sufficiente. Lo ribadisco, sono indispensabili la formazione civile, l’educazione delle giovani generazioni, la diffusione ovunque dei valori sanciti nella Costituzione.