389509_2782513961134_1206766592_33375515_1529195000_n”L’Europa e i paesi che la compongono, a partire dall’Italia, avranno un avvenire da protagonisti solo nella dimensione della democrazia sovranazionale. Le sfide del terzo millennio non possono essere affrontate dai singoli stati. Nemmeno la Germania, oggi traino economico e politico dell’Unione, sara’ protagonista nel G20 e nel mondo del 2030”.
Lo ha detto il senatore Vannino Chiti, presidente della commissione Politiche dell’Unione Europea, alla Camera dei Deputati nel corso del convegno ‘Parlamenti sub statali nella dimensione nazionale ed europea’.
”La Riforma democratica delle istituzioni europee – ha aggiunto Chiti – deve procedere in due direzioni. Per un verso bisogna puntare ad avvicinare gli organi decisionali ai cittadini: la Commissione dovra’ essere il governo federale e avere competenza sulla politica estera, di sicurezza, sulle questioni di macroeconomia e sulle sfide climatiche; il suo presidente dovra’ essere proposto dalle forze politiche ai cittadini prima delle elezioni; il Parlamento dovra’ essere eletto con un’unica legge su base europea ed assumere poteri di indirizzo e di controllo; il Consiglio europeo dovra’ trasformarsi nel Senato dell’Unione, avere una competenza principale sul bilancio e l’ingresso di nuovi Stati.
Per altro verso, bisogna proseguire sulla strada intrapresa con il rafforzamento dei rapporti di collaborazione tra gli organi dell’Unione, quelli nazionali e quelli delle Regioni e della Autonomie Locali. Far vivere e non solo affermare la sussidiarieta’. Bisogna valorizzare, anche in Italia, Regioni e Comuni e non tornare indietro a vecchi e inefficienti centralismi.
La sussidiarieta’ – ha concluso Chiti – e’ un’impostazione politico-culturale fondamentale per realizzare una democrazia sovranazionale europea”.