”Da un punto di vista formale il sottosegretario Delrio ha ragione: sui decreti che attuano leggi delega le commissioni parlamentari hanno un parere obbligatorio ma non vincolante. Il governo puo’ non tenerne conto: la sua e’ una scelta politica. Puo’ compierla: non e’ pero’ indolore o priva di conseguenze. Sarebbe stato preferibile per tutti se si fosse tenuto in considerazione il pronunciamento parlamentare. Tanto piu’ dal momento che i licenziamenti collettivi non erano stati formalmente previsti nella legge delega”.
Lo afferma il senatore del Pd Vannino Chiti.
Se il centrodestra di Berlusconi avesse trattato il Parlamento ed i suoi rappresentanti nel modo come ha trattato e sta trattandoli Renzi ed il suo codazzo ci sarebbe stata una rivolta. Fassino tempo fa ha dichiarato: “se il Parlamento resta chiuso 6 mesi non se ne accorger nessuno”. Purtroppo ci accorgiamo che il Parlamento esiste quando una sua parte cerca di impedire con le garanzie previste dal regolamento (ostruzionismo compreso) che quel luogo alto della democrazia e della rappresentanza venga umiliato e preso in giro quotidianamente. Se non vogliamo che la Costituzione che fin qui ci ha garantito venga stravolta fermiamolo/i è tempo di agire chiamando gli italiani alla iniziativa ed alla lotta. E’ tempo della saggezza e del coraggio. Grazie Senatore Chiti per la sua chiarezza, e il senso di responsabilità, che lo contraddistingue.
ignorando il Parlamento,si viene meno della sua prerogativa di strumento al controllo sul governo, chi crede di essere superiore a tutti e a tutto,ignora queste leggi fondamentali.
Io credo che dobbiamo rivedere e al più presto, la divisione delle cariche nel partito ,o si è segretario o si è presidente del consiglio.