Mozione presentata da 77 senatori del Pd

2 ottobre 2008

Il gruppo del Partito democratico al Senato con una mozione presentata oggi e sottoscritta da 78 senatori continua ad interessarsi alla questione della crisi finanziaria internazionale e a sollecitare così il governo affinché si adoperi “in tutte le sedi internazionali perché si affermi un nuovo disegno di regolazione dei mercati finanziari” e perché “agisca per definire nuovi strumenti per il governo dell’economia e della società globali, a partire dalla proposta di istituire in sede Onu un nuovo Consiglio per lo Sviluppo Sostenibile in cui siedano permanentemente i rappresentanti delle grandi macroaree, protagoniste dell’economia mondiale”.
Primo firmatario della mozione è Enrico Morando e, tra i 78 senatori, si leggono le firme della presidente del gruppo Anna Finocchiaro, dei vicepresidenti Luigi Zanda, Nicola Latorre, dei capigruppo Pd nelle commissioni come Giuliano Barbolini, Enzo Bianco, Felice Casson, Giorgio Roilo, Marco Filippi. E ancora dei senatori Nicola Rossi, Albertina Soliani, Paolo Nerozzi, Tiziano Treu, Marco Follini. Ma anche del senatore dell’Idv Elio Lannutti.
“La presentazione della mozione – spiega Barbolini – è un’ulteriore conferma delle preoccupazioni del Pd sulla devastante crisi finanziaria che sta coinvolgendo l’intera economia globale. La mozione vuol dar quindi seguito all’indagine conoscitiva chiesta dal Partito democratico, che avrà avvio la settimana prossima in Commissione Finanze, e che ci auguriamo possa essere un’utile analisi della crisi, degli impatti che essa avrà sulla finanza italiana e per poter così valutare le misure da prendere in difesa dei cittadini e dei risparmiatori”.
“La mozione – conclude Barbolini – avendo raccolto così numerose adesioni, ha superato il quinto dei senatori previsto dal regolamento del Senato per richiedere il procedimento abbreviato. Questo significa che, entro 30 giorni, il governo dovrà essere in Senato per discutere e votare la mozione. Qualora necessario – conclude Barbolini -, prevedere anche una seduta supplementare per farlo”.

(di seguito il testo integrale della mozione)

(procedimento abbreviato ex art. 157, comma 3 Reg.)

Premesso che,
da oltre un anno è in corso una devastante crisi finanziaria, che ha preso le mosse negli USA e coinvolge progressivamente l’intera economia globale;
alla base di questa crisi stano precise scelte delle istituzioni politiche e delle autorità di regolazione, ben riassunte dalla parole pronunciate nel 2005 dal Presidente della Federal Reserve Alan Greenspan: “I nuovi strumenti di dispersione del rischio… hanno consentito alle banche più grandi e più sofisticate… di spogliarsi di una grande parte del rischio di credito, trasferendolo a istituzioni con minore grado di indebitamento… hanno contribuito allo sviluppo di un sistema finanziario molto più flessibile ed efficiente… di quello che esisteva appena un quarto di secolo fa;
queste innovazioni delle regole e queste scelte di parcellizzazione del rischio, tramite suo trasferimento a soggetti “meno indebitati” ha determinato una vera e propria illusione finanziaria, nella quale si è ritenuto che il rischio fosse stato praticamente azzerato e il vincolo di bilancio e di scarsità delle risorse definitivamente aggirato;
sono state le autorità politiche e regolatorie ad assumere scelte (ad esempio nel 1999, con la Legge Rubin per il superamento di ogni distinzione tra banca commerciale e banca di investimento) che hanno finito per trasformare la natura stessa delle istituzioni pubbliche, da prestatori di ultima istanza a prestatori di prima istanza, “obbligate” a prestare riserve sempre crescenti a banche d’affari cui si permetteva, per questa via, di indebitarsi senza limiti e senza riserve prudenziali;
questi interventi di “salvataggio” da parte delle istituzioni pubbliche si sono venuti moltiplicando nel tempo, ad ogni avvisaglia di crisi, fino al tentativo di intervento del Tesoro USA e della Federal Reserve delle ultime settimane, volto a “ripulire” le banche e gli intermediari da ogni titolo di credito inesigibile, così ponendo a carico del contribuente americano il fardello dell’enorme montagna di debito su cui si è sviluppata l’ybris finanziaria di questi ultimi decenni;
non è ancora dato di valutare con precisione gli effetti di questa crisi finanziaria sulla economia reale, negli USA e nel resto del mondo, mentre è già chiaro che il ritmo di crescita dei consumi delle famiglie americane (che ha “trainato” tanta parte dello sviluppo mondiale) subisce un brusco arresto, gravido di conseguenze economiche e sociali;
è profondo il coinvolgimento delle istituzioni bancarie e finanziarie europee nella crisi finanziaria in atto, anche se sembra emergere una migliore “tenuta” della regolazione e una maggiore efficacia delle autorità di vigilanza;
l’incertezza la fa ora da padrona sui mercati, anche a fronte del fallimento di quelle “autorità” di privata regolazione che il mercato pretendeva di aver fatto sorgere al suo interno, con la compiacenza e sotto l’impulso delle istituzioni pubbliche (società di rating);

impegna il Governo:

ad operare in tutte le sedi internazionali perché si affermi un nuovo disegno di regolazione dei mercati finanziari – l’intervento pubblico per eccellenza – capace di reintrodurre i vincoli derivanti dalla scarsità delle risorse, dalla coessenzialità del rischio alla nozione stessa di mercato, dalla eliminazione della funzione delle istituzioni pubbliche come prestatori di “prima” istanza a soggetti deresponsabilizzati;
ad agire in tutte le sedi internazionali per addivenire alla definizione di nuovi strumenti per il governo della economia e della società globali, a partire dalla proposta di istituire in sede ONU un nuovo Consiglio per lo Sviluppo Sostenibile in cui siedano permanentemente i rappresentanti delle grandi macroaree, protagoniste dell’economia mondiale.

MORANDO, FINOCCHIARO, ZANDA, LATORRE, BARBOLINI, LANNUTTI, ADAMO, ADRAGNA, AMATI, ARMATO, BASSOLI, BASTICO, BERTUZZI, BIANCHI, BIANCO, BIONDELLI, BLAZINA, CABRAS, CASSON, CECCANTI, CERUTI, CHITI, COSENTINO, D’AMBROSIO, D’UBALDO, DE SENA, DEL VECCHIO, DI GIOVAN PAOLO, Leopoldo DI GIROLAMO, DONAGGIO, Marco FILIPPI, FIORONI, FOLLINI, FONTANA, Vittoria FRANCO, GARRAFFA, GHEDINI, GRANAIOLA, INCOSTANTE, LEDDI, LEGNINI, LUMIA, LUSI, MAGISTRELLI, MARCUCCI, MARINARO, MARINI, Mauro MARINO, MERCATALI, MILANA, MONGIELLO, MORRI, MUSI, NEGRI, NEROZZI, PAPANIA, PASSONI, PEGORER, PIGNEDOLI, PROCACCI, RANDAZZO, RANUCCI, ROILO, Nicola ROSSI, Paolo ROSSI, SANGALLI, SANNA, SBARBATI, SERRA, SIRCANA, STRADIOTTO, TOMASELLI, TONINI, TREU, VIMERCATI, VITA, VITALI